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martedì 13 marzo 2012

La Hall of Fame del baseball e softball italiano, struttura, storia e personaggi


L'inserimento di alcuni Hall of Famers © www.fibs.it

La Hall of Fame del baseball e softball italiano non esiste da molti anni. A differenza della famosa Hall of Fame americana che esiste da tantissimi anni (fondazione nel 1936) quella italiana ha visto la luce solamente nel 2005.

Come dice lo statuto situato nella pagina ufficiale nel sito federale (sotto il post inserisco tutti i link utili) lo scopo della Hall of Fame è: "Onorare e tramandare il ricordo di coloro che hanno contribuito in maniera determinante all'affermazione degli sport federali attraverso le loro imprese sportive e le loro azioni in favore di essi." Fu voluta dal presidente Federale Riccardo Fraccari oltre che per "far conoscere al più vasto pubblico sportivo la storia dei nostri sport" anche per tramandare ai più giovani storie e personaggi estremamente importanti, perché altrimenti sarebbero andati pian piano dimenticate nel corso  gli anni.

Come si entra nella prestigiosa sala?

Prima di tutto si deve proporre una candidatura. E’ una cosa che può fare chiunque, basta contattare (via mail: halloffame@fibs.it) la commissione della federazione incaricata di analizzare le candidature. Nella candidatura si devono indicare vari dati del candidato oltre che il curriculum sportivo e bisogna indicare i meriti specifici del proposto in base ai quali si ritiene che possa essere insignito.
Roberto Bianchi © www.fibs.it
La commissione, formata da Giuseppe Guilizzoni, Angelo Fanara e Stefano Baroni, valuta attentamente caso per caso seguendo delle linee di giudizio specifiche per ogni categoria. Ad esempio, gli arbitri ed i classificatori devono aver avuto almeno 10 anni di carriera in massima serie, oppure devono aver arbitrato/classificato 300 gare; mentre per gli allenatori bastano 5 anni come tecnici di squadre della massima serie o 3 stagioni come tecnici delle squadre nazionali. Nello statuto sono riportanti nel dettaglio tutti i parametri. Escludendo alcune stagioni si possono eleggere annualmente: due atleti, un tecnico, un arbitro, un classificatore, un dirigente ed un giornalista.  E non sempre tutte le figure vengono nominate.

Beppe Carelli © www.baseball.it
Dal primo anno ad oggi sono stati inseriti 64 hall of famers che si suddividono in: 19 giocatori, 10 allenatori, 9 arbitri, 6 classificatori, 14 dirigenti, e 6 giornalisti. Tutti questi personaggi hanno contribuito in vario modo allo sviluppo del baseball e softball italiani. Tra i giocatori di baseball mi sembra giusto citare: Roberto Bianchi, Paolo Ceccaroli, Beppe Carelli, Fausto Camusi, Vic Luciani, Enzo Masci, Alberto Rinaldi, Giorgio Castelli e Giulio Glorioso. Tecnici molto importanti sono stati: Alfredo Meli, Franco Ludovisi, Giampiero faraone, Tonino Micheli, Federico Soldi e Gigi Cameroni. Tra gli arbitri ricordo: Sante de Franceschi e Riccardo FraccariIl ruolo di giornalista è stato determinante (e lo è tutt’ora) per lo sviluppo dei nostri sport, figure importanti sono state: Silvio Ottolenghi, Giancarlo Mangini, Giorgio Regazzi e Alberto Manetti. Tra i  classificatori è giusto citare Roberta Fruhwirth e Giancarlo Bianchi. Tra i dirigenti figure importantissime per lo sviluppo del baseball sono state: Steno Borghese, Lou Campo, Aldo Notari, Bruno Benek ed il fondatore indiscusso del baseball italiano: Max Ott.

Purtroppo per ragioni di spazio non ho inserito tutti gli insigniti, ma potete vederli uno ad uno nella pagina ufficiale della Hall of Fame italiana del sito FIBS. Non solo, di ognuno è riportata la storia ed i meriti sportivi grazie ad i quali fanno parte della sala. Vale davvero la pena dagli almeno uno sguardo, c’è buona parte della storia del baseball e softball italiano.
Se pensate che qualcuno che conoscete abbia i requisiti per poter essere insignito leggete questa pagina web. Per vedere il regolamento ufficiale della Hall of Fame, invece, cliccate qui.

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